Novembre-Dicembre 2012 – AREA NEUROSCIENZE

Categories: OLD|Published On: 4 Gennaio 2012|

 

Il nuovo manuale dei disturbi mentali 

Ci sono voluti 13 anni per metterlo a punto, ma pare che gli esperti dell’ American Psychiatric Association (Apa) ce l’abbiano finalmente fatta: è stata approvata la quinta edizione del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, comunemente noto come Dsm, il manuale di riferimento per tutti i disturbi afferenti alla sfera della salute mentale. Al nuovo Dsm, che definisce e codifica più di trecento patologie, da depressioneansia e schizofrenia balbuzie feticismo, hanno lavorato più di 1.500 esperti: si tratta di un compendio che – come afferma senza esagerazioni il Time –promette di rivoluzionare il mondo della salute mentale. E avrà ricadute importanti sull’ economia, oltre che sulla sanità: le compagnie di assicurazione, infatti, si basano sui criteri sanciti dal Dsm per assegnare i rimborsi. 
http://daily.wired.it/news/scienza/2012/12/04/disturbi-mentali-nuovo-manuale-434567.html


Costruito cervello artificiale che conta

E’ stato realizzato un cervello artificiale in grado di percepire, riconoscere numeri, ricordare liste e scriverle con un braccio robotico. Descritto su Scienze, si chiama Spaun ed è un modello composto da appena 2,5 milioni di neuroni. E’ stato progettato da ricercatori dell’Universita’ canadese di Waterloo. A differenza di cervelli artificiali costruiti in precedenza Spaun non punta ad ottenere prestazioni di calcolo, ma a riprodurre funzioni e comportamenti.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/scienza/2012/11/30/Costruito-cervello-artificiale-che-conta_7880715.html

 

Onde emesse dal cervello faranno capire cosa stiamo sognando.

Dalle onde cerebrali durante il sonno è possibile capire cosa una persona sta sognando, almeno in caso di oggetti e situazioni ‘ordinari’. Lo hanno dimostrato i ricercatori del Computational Neuroscience Laboratories di Kyoto, che hanno descritto i loro esperimenti sulla rivista Nature News. “E abbiamo anche scoperto che per alcune aree del cervello non c’è differenza fra il ‘lavoro’ fatto dormendo e quello da svegli".

http://www.agi.it/salute/notizie/201210291609-hpg-rsa1041-scienza_da_onde_emesse_da_cervello_possibile_capire_natura_sogna

 

Cervello: i centri di lettura sono unici per tutte le culture.

I centri di lettura del cervello sono culturalmente universali: che si stia leggendo francese o cinese si attivano le stesse aree cerebrali. La ricerca del National Institute of Health and Medical Research di Gif-sur-Yvette, Francia, è stata pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences. Finora gli scienziati non sapevano con chiarezza se i network cerebrali responsabili per la lettura fossero universali o culturalmente distinti.

 

Individuato interruttore chimico che spegne neurodegenerazione

Individuato un ‘interruttore’ chimico che causa malattie neurodegenerative come l’Huntington, la Sla (sclerosi laterale amiotrofica) e la demenza. Lo studio della Universitè de Montreal è stato pubblicato sulla rivista Human Molecular Genetics. "Abbiamo identificato un nuovo modo per proteggere i neuroni che esprimono la proteina mutante huntingtina", ha spiegato Alex Parker, che ha condotto la ricerca. "Il nostro modello ha rivelato che aumentando un composto chimico cellulare chiamato progranulina si riesce a ridurre la morte dei neuroni combattendo l’accumulo di questa proteina mutante che causa l’Huntington. Questo approccio potrà poi essere applicato anche per altre malattie neurodegenerative", ha aggiunto lo scienziato.
http://www.agi.it/salute/notizie/201211281256-hpg-rsa1024-individuato_interruttore_chimico_che_spegne_neurodegenerazione

 

IBFM-CNR: Il cervello degli atleti? È un arbitro.

Gli sportivi professionisti sono in grado di riconoscere automaticamente i comportamenti scorretti in 4 decimi di secondo grazie ai neuroni specchio. Lo rivela uno studio dell’Università di Milano-Bicocca e dell’IBFM-CNR appena pubblicato su Scientific Reports.
http://www.lescienze.it/lanci/2012/11/28/news/ibfm-cnr_il_cervello_degli_atleti_un_arbitro-1391916/

 

Trovata l’area da cui nascono le cellule "candelabro".

I ricercatori hanno gettato luce sui processi che, gradualmente, costruiscono la corteccia cerebrale, uno dei più "antichi" strati del cervello umano. Gli scienziati del Cold Spring Harbor Laboratory, come si legge su Science, hanno seguito la migrazione delle cosiddette "cellule candelabro" nel cervello di alcuni topolini durante il suo sviluppo. In questo modo, Hiroki Taniguchi e colleghi hanno osservato in che modo il cervello costruisce i suoi circuiti.
http://www.agi.it/salute/notizie/201211241307-hpg-rsa1022-cervello_trovata_area_da_cui_nascono_cellule_candelabro

 

I dieci sensi del cervello per sapere dove siamo

Il cervello non ha un unico senso della posizione, ma molti di più: almeno quattro, se non addirittura dieci. È quanto hanno dimostrato i ricercatori del Kavli Institute for Systems Neuroscience della Norwegian University of Science and Technology guidati da Hanne Stensola, che firmano un articolo di resoconto sulla rivista Nature. Questa concezione modulare del funzionamento cerebrale – individuata attraverso una ricerca su topi da laboratorio – contrasta con tutti i modelli ritenuti validi finora.

http://www.lescienze.it/news/2012/12/10/news/10_mappe_cervello_posizionamento-1406144/

 

 

 

Ipersonnia causata da ‘valium’ naturale

Alcune persone soffrono di eccessiva sonnolenza a causa di un composto che si trova naturalmente nel cervello e che agisce in modo simile a un sedativo come il Valium o lo Xanax. La ricerca della Emory University di Atlanta è stata pubblicata su Science Translational Medicine. Lo studio riguarda in particolare la cosiddetta ipersonnia, condizione caratterizzata da una persistente sonnolenza diurna della quale non si conosceva finora l’origine.

http://www.agi.it/salute/notizie/201211231317-hpg-rsa1016-cervello_ipersonnia_causata_da_valium_naturale

 

 

Ciglia cellulari guidano i neuroni durante lo sviluppo embrionale.

Un nuovo studio ha mostrato il ruolo dinamico delle ‘ciglia’ cellulari nel guidare la migrazione dei neuroni nel cervello embrionale. Le ciglia sono delle piccole strutture simili ai peli che si trovano sulla superficie delle cellule ma nel cervello agiscono più come delle piccole antenne radio. Lo studio della Emory University è stato pubblicato su Developmental Cell. http://www.agi.it/salute/notizie/201211151341-hpg-rsa1037-cervello_ciglia_cellulari_guidano_neuroni_in_sviluppo_embrionale

 

Cervello: il testosterone alto in fase prenatale lo influenza.

I livelli di testosterone presenti nell’organismo durante la fase prenatale influenzano da adulti le risposte del sistema di ricompensa cerebrale. E’ il risultato di uno studio condotto da Michael Lombardo e Simon Baron-Cohen dell’Università di Cambridge che suggerisce che i livelli di testosterone durante lo sviluppo fetale influenzano più tardi la sensibilità delle regioni cerebrali collegate ai processi emotivi e alla suscettibilità ad adottare o meno un comportamento. Questo può essere correlato a diverse condizioni neuropsichiatriche che influenzano asimmetricamente un sesso più di un altro.
http://www.agi.it/salute/notizie/201211061334-hpg-rsa1029-cervello_testosterone_alto_in_fase_prenatale_lo_influenza

 

La caffeina facilita il riconoscimento di parole positive

Una piccola dose di caffè incrementa la velocità e l’accuratezza con cui riconosciamo le parole che hanno una connotazione positiva. Lo studio, pubblicato sulla rivista PLOS ONE, è opera dei ricercatori dell’Universita’ di Ruhr, in Germania, e mostra che la caffeina rinforza l’elaborazione neurale delle parole positive, ma non di quelle con associazioni neutre o negative.
http://www.agi.it/salute/notizie/201211091354-hpg-rsa1024-cervello_caffeina_facilita_riconoscimento_di_parole_positive

 

 

La coscienza? Una questione di topologia

Dallo studio di pazienti in coma è emerso che il loro stato di incoscienza non è dovuto a un difetto di funzionalità globale del cervello o dei singoli moduli in cui si raggruppano i circuiti cerebrali, ma al sovvertimento della gerarchia d’importanza fra i centri che fungono da hub di comunicazione fra i diversi moduli. Più che nella buona funzionalità di tutti i circuiti cerebrali, il segreto della coscienza potrebbe risiedere nell’organizzazione topologica della rete complessiva che li mette in comunicazione. A indicarlo sono i risultati di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Strasburgo, dell’Hôpital de Hautepierre di Strasburgo, della sede di Grenoble del CNRS francese e dell’Università di Cambridge, che li illustrano in un articolo pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences”. http://www.lescienze.it/news/2012/11/28/news/coscienza_reti_cerebrali_topologia_grado_connettivit-1388252/

 

Il cervello potrebbe essere direttamente collegato alle inclinazioni politiche
Il circuito elettrico del tuo cervello potrebbe essere responsabile di come voti sia in politica che negli affari. Dei ricercatori del Sud Carolina hanno recentemente studiato i cervelli di persone autodefinitesi Repubblicane e Democratiche riscontrando “significative e reali” differenze. Non è chiaro se le variazioni riportate dall’ecografia del cervello siano genetiche o apprese, ma i ricercatori suppongono che sia più una combinazione delle due cose.
http://www.sciencedaily.com/releases/2012/11/121101105003.htm

 

Empatia e razionalità non riescono a convivere.

L’empatia può mettere a tacere il pensiero analitico e farci perdere la visione razionale delle situazioni. Quando il cervello attiva la rete di neuroni che ci permette di empatizzare sopprime infatti quelli che usiamo per l’analisi. La ricerca della Case Western Reserve University è stata pubblicata su NeuroImage. Il nostro cervello, a riposo, oscilla ciclicamente fra reti neurali sociali e analitiche. Lo studio mostra, per la prima volta, che il cervello è impossibilitato ad attivare contemporaneamente l’abilità di essere empatici e quella di essere analitici. La ricerca suggerisce dunque che esiste una sorta di ‘competizione’ fra queste due reti neurali. "Questo è il modo in cui la nostra struttura cognitiva si è evoluta: il pensiero empatico e analitico sono mutuamente esclusivi nel cervello", ha commentato Anthony Jack, che ha condotto lo studio.
http://www.agi.it/salute/notizie/201210311450-hpg-rsa1032-cervello_empatia_e_razionalita_non_riescono_a_convivere

 

Le esperienze di pre-morte e la (non) prova del paradiso

Le cosiddette esperienze di pre-morte, che un recente libro del neurochirurgo Eben Alexander, sopravvissuto al coma, ha cercato di spacciare come prova dell’esistenza del paradiso, sono in realtà spiegabili in termini neurologici. Ma soprattutto, le sensazioni e le visioni che si sperimentano in quelle occasioni non sono affatto legate a situazioni in cui si sta effettivamente morendo, poiché si possono verificare in molte altre circostanze. (articolo originale su: scientificamerican.com)
http://www.lescienze.it/news/2012/12/08/news/esperienze_pre-morte_spiegazione_scientifica_eben_alexander-1409830/